“La viceministra dell’Istruzione Anna Ascani ha perfettamente ragione e vorrei che tutti facessimo qualcosa per sostenerla, perché l’idea di far incontrare gli studenti l’ultimo giorno di scuola è fondamentale”. A dirlo è Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), che aggiunge: “Capisco che il Comitato tecnico scientifico vieti di farlo in un luogo chiuso, così da evitare assembramenti- sottolinea lo psicologo- ma tutte le scuole hanno un cortile, un marciapiede o un giardino”.
Lo psicoterapeuta ricorda: “Non si tratta di fare un compito in classe. La viceministra vorrebbe che gli studenti si salutassero insieme agli insegnanti ed è, secondo me, una cosa doverosa da fare. Non si può chiudere un anno scolastico con la paura del contagio o una chiusura dentro casa. Sarebbe veramente un errore grossolano- avverte lo specialista- che si ripercuoterà nei prossimi anni e sulla vita dei nostri bambini. Ha ragione Ascani, diamole tutti un aiuto”.
Sulle modalità per rendere possibile questa iniziativa, Castelbianco spiega che si possono “scaglionare gli studenti in piccoli gruppi lungo il marciapiede o facendo andare una classe per volta in cortile. Questa è una cosa che va fatta. Non è il momento delle polemiche- conclude lo psicologo- ma non è neanche il momento di non fare qualcosa che poi pagheremo ancora più caro negli anni futuri”.